Con “B@sket in tour 2019!” il Comune porta lo sport nelle periferie.

Favorire l’avvicinamento e la pratica dello sport per le fasce più giovani della popolazione e coinvolgere nelle attività culturali e sportive della città anche quelle parte di popolazione che, per motivi di carattere sociale, geografico ed economico, sono escluse o si auto/escludono dagli eventi organizzati nella parte centrale di Valmontone. Sono questi gli obiettivi del progetto “B@sket in Tour 2019!”, finanziato dal Consiglio Regionale del Lazio.

L’analisi della situazione demografica sul territorio della Valle del Sacco, di cui Valmontone fa parte, ha fatto emergere una presenza di disabili pari al 3% della popolazione, con un numero cospicuo di bambini in età scolare che presentano difficoltà di apprendimento dovute, spesso, a ipostimolazione ambientale. Si assiste, in questi casi, ad un fenomeno di isolamento sociale – probabilmente dovuto alla mancanza di centri di aggregazione giovanile e di strutture sportive idonee – che non consente la piena integrazione di tali soggetti con i coetanei, indispensabile per lo sviluppo psicofisico del minore affetto da disabilità. Vi è poi una fascia di minori (cresciuta con la crisi degli ultimi anni) impossibilitata alla piena integrazione non per motivi fisici quanto piuttosto per condizioni di carattere economico/sociale, che causano fenomeni di marginalità. E’ il caso degli ospiti delle due strutture di accoglienza protette di Valmontone. Si tratta di 20 adolescenti di età variabile fra i 2 ed i 15 anni.

A costoro si deve aggiungere la popolazione immigrata.  Negli ultimi 30 anni, la Città ha assorbito senza contraccolpi e fenomeni di intolleranza le ondate migratorie che si sono succedute al punto che oggi oltre il 12% dei residenti è composto da stranieri (1.980 su oltre 16.000) in rappresentanza di 62 diverse nazioni del mondo. Si tratta di comunità bene integrate nel tessuto sociale la più numerosa delle quali è quella romena (1.259 persone) seguita da quella albanese (72) e da quella marocchina (67). Una positiva esperienza di inclusione e di accoglienza, quella di Valmontone, che ha visto intervenire in rete diversi attori: la Pubblica Amministrazione, le realtà dell’associazionismo solidale (parrocchie, Caritas), le società sportive e culturali e, non da ultimo, le scuole dove oggi sono una realtà acquisita le classi miste fra “nativi”, migranti di diverse nazionalità e italiani di seconda generazione.

Partendo da tali premesse il Comune di Valmontone ha ideato un percorso di coinvolgimento ed inclusione da realizzarsi, fra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre, nei principali quartieri della Città. Il progetto B@sket in tour 2019!” prevede l’allestimento di play ground nei principali luoghi di ritrovo dei quartieri interessati, con canestri ad altezza variabile (per piccoli e più grandi) dove sarà possibile apprendere i primi rudimenti del basket, giocare in piena libertà ed organizzare partite sotto il controllo di istruttori qualificati e testimonial di livello nazionale.

Le attività programmate sono le seguenti: Lezioni di palleggio, Gimkana tra i birilli, Gara: abilità nel palleggio e gimkana, Lezioni di passaggio, Lezioni di arresto e tiro a canestro, Gara di tiro, Lezione di Dai e vai a canestro, Lezione di terzo tempo, Gara: canestro in movimento, Torneo 3vs3 minibasket e senior.

Gli appuntamenti del progetto sono i seguenti:

25 settembre: B@sket in tour al Villaggio della Rinascita (piazza Europa)

26 settembre: B@sket in tour al quartiere San Giovanni (piazza della Lumaca)

02 ottobre: B@sket in tour al Centro Storico (piazza U. Pilozzi)

03 ottobre: B@sket in tour al quartiere S. Anna (Città dello Sport)

06 ottobre: Giornata conclusiva del progetto B@sket in tour (Tensostruttura di via della Pace)

La campagna di comunicazione e di informazione coinvolgerà, in prima persona, i referenti delle categorie a rischio esclusione e marginalizzazione sopra indicate: i responsabili delle case famiglia, i referenti delle comunità straniere più importanti presenti sul territorio, l’assessorato ai servizi sociali per quanto riguarda i minori affetti da disabilità

Trattandosi di eventi non competitivi, è previsto che a tutti i partecipanti venga garantito un gadget omaggio a ricordo dell’evento.